Rappresentano un modo per coniugare la passione per il turismo al valore della solidarietà attraverso l’organizzazione di esperienze di scambio che permettono, ai “turisti responsabili”, di apportare un contributo economico sostenibile per le comunità di accoglienza e di conoscere in maniera più paritaria le culture dei luoghi visitati. L’approccio è quello di visitare le bellezze archeologiche o naturalistiche in punta di piedi e con il massimo rispetto delle culture diverse. Incontri durante il percorso, scambi con le comunità locali e con persone impegnate in organizzazioni sociali, culturali, politiche o religiose offrirono un quadro, il meno “schermato” possibile, della realtà che si visita.