Il termine “miglio” identifica una grande varietà di cereali a piccoli semi e sembra derivare da mille, per i suoi numerosissimi chicchi, anche se alcuni linguisti propendono per la radice mol-iri, che rimanda invece al macinare. Appartenente alla famiglia delle Poaceae (Graminaceae), il miglio è una delle piante coltivate più antiche e comprende i generi Panicum, Setaria, Echinochloa e Pennisetum. Le numerose classificazioni elaborate si basano principalmente sulle caratteristiche delle cariossidi, dell’infiorescenza e sul colore delle glumelle (Miglio Bianco, Giallo, Bruno ecc.).
Molto apprezzato all’epoca dei Romani, decantato dalla medicina medioevale, valido aiuto in tempo di carestie così come di assedi, nonché cibo preferito dalle donne gravide (che gli attribuiscono ancor oggi il potere di impedire gli aborti), il miglio ha rivestito nei secoli un ruolo di primaria importanza nell’alimentazione europea. Tuttavia, con l’introduzione del maïs e la graduale meccanizzazione dell’agricoltura, la coltivazione di questo cereale è però stata relegata al consumo animale.
Ma le cose veramente buone non scompaiono e, negli ultimi anni, si è assistito a un ritorno di questo prezioso cereale che, oltre ad essere privo di glutine e quindi adatto per i celiaci, si dimostra essere un valido aiuto per combattere l’astenia fisica e intellettuale, ed è raccomandato per chi vuole avere capelli brillanti e unghie robuste. Infatti, con il suo elevato contenuto di Fluoro, Zolfo, Fosforo, Magnesio, Potassio, Zinco, di vitamine del gruppo B nonché di acido silicico (indispensabile elemento del tessuto connettivo, la rete di sostegno del nostro organismo), il miglio è il cereale più ricco di sostanze minerali dell’intero pianeta…
Tra le varietà coltivate quello Selvatico o Bruno possiede poi una caratteristica che lo rende ancora più pregiato: a differenza del miglio Dorato, la cui dura scorza non è commestibile, questo non viene infatti decorticato, mantenendo intatto il contenuto di sostanze minerali e di microelementi.
Fonte: www.alchimiabenoit.it